Pierre Charlot vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Noyon (1240-1249) |
Nato | 1208 circa |
Consacrato vescovo | 1240 |
Deceduto | 9 ottobre 1249 nel Mar Mediterraneo |
Pierre Charlot, Petrus Carloti[1] (1208 circa – Mar Mediterraneo, 9 ottobre 1249), è stato un vescovo cattolico francese, figlio naturale di Filippo Augusto e di una giovane di Arras[2].
Venne legittimato nel 1217, e per indulgenza di papa Onorio III ottenne la possibilità di godere di benefici ecclesiastici: nel 1232 ebbe infatti l'incarico di tesoriere della basilica di San Martino a Tours.[1][3]
Ebbe per precettore Guglielmo il Bretone, che gli dedicò la sua Philippide, dopo la morte di Filippo Augusto, sotto il titolo di Petro Karloto Philippi regis Francorum fili.[1]
Nel 1240 venne eletto, ancora suddiacono, vescovo di Noyon, e quindi cancelliere di Carlo I d'Angiò.[3] L'elezione a vescovo, benché riconosciuta tramite la consacrazione dall'arcivescovo di Reims e dal legato pontificio, non fu confermata da papa Gregorio IX, in urto con Luigi IX di Francia, che di Pierre era il nipote, e che si rifiutava di scendere in guerra con il Pontefice contro l'imperatore Federico II: Gregorio IX infatti sosteneva che la legittimazione avuta a suo tempo desse diritto a dignità minori che non il vescovato, e anzi ebbe a rimproverare il proprio legato per avere ordinato diacono il neo vescovo (lettera del 5 luglio 1240). Ciononostante i maggiorenti di Noyon giurarono fedeltà a Pierre il 23 agosto.[1]
L'elezione venne confermata solo durante il pontificato di Innocenzo IV.[1]
Accompagnò nel 1248 il re Luigi nella settima crociata, e, caduto malato nel corso della traversata, morì al largo di Cipro[1][2][4]. Il suo corpo fu traslato nella cattedrale di Noyon e sepolto davanti all'altare maggiore.[1]
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